venerdì 17 aprile 2009

LA REPUBBLICA DEGLI STAGISTI SI TRASFERISCE DAL BLOG AL SITO!

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giovedì 2 aprile 2009

SUPERSTAGISTI CALABRESI, ANCORA NESSUNA RISPOSTA ALL'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE. INTERVISTA A PIETRO ICHINO:«I MINISTRI NON SANNO CHE PESCI PIGLIARE»

Li abbiamo chiamati superstage. Sono partiti l'anno scorso, per iniziativa del consiglio regionale della Calabria, e finora hanno coinvolto 500 laureati delle tre università calabresi. Sono stage abnormi, prima di tutto per la loro durata: 2 anni. Peccato che la normativa vigente (dm 142/1998) preveda che per i laureati gli stage possano durare al massimo 1 anno, e che 2 anni siano concessi solo per i portatori di handicap. In più questi superstage sono aperti non solo a giovani, ma anche ad adulti: il bando accettava candidature fino a 37 anni, e anzi attribuiva punteggi aggiuntivi per chi fosse già iscritto ad albi professionali o avesse conseguito master e dottorati. Risultato: tra i superstagisti ci sono dottori commercialisti 36enni con studi avviati, ingegneri 30enni, professori universitari 32enni.
Questo snaturamento dello strumento dello stage, portato sotto i riflettori proprio dalla Repubblica degli Stagisti, è stato contestato dal senatore e giuslavorista Pietro Ichino, che il 15 gennaio ha presentato un'interrogazione parlamentare per chiedere conto al governo di questa iniziativa. Ma sembra che in questi due mesi e mezzo né Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro e del welfare, né Renato Brunetta, ministro della Pubblica amministrazione, né Andrea Ronchi, ministro per le Politiche comunitarie, abbiano trovato il tempo di dare una risposta.

Professor Ichino, dai ministri interpellati ancora nessuna risposta. Com'è possibile che il governo ignori una richiesta di chiarimenti su una questione che muove non pochi spiccioli, ma ben 6 milioni di euro all'anno?
E' il segno di un imbarazzo grave. Evidentemente i ministri competenti non sanno che pesci pigliare. Anche perché in questa vicenda è fortemente coinvolto anche il centro-destra.
Alcuni esponenti del consiglio regionale calabrese hanno cercato di dire che il "Programma Stages" non promuoverebbe stage, ma qualcos'altro di diverso, e pertanto di non assoggettabile alla normativa vigente sugli stage formativi in azienda. E' credibile?
Hanno sostenuto che non si tratterebbe di stage, ma - nientemeno - di un master universitario di secondo livello! Non sanno di che cosa parlano. Non sanno, in particolare, che un master universitario deve rispondere a requisiti didattici ben precisi, che qui difettano totalmente.
Considerando che la metà dello stanziamento, 3 milioni di euro, proviene da fondi europei, si potrebbe chiedere anche all'UE un parere in proposito?
Ci penserà comunque il Fondo Sociale Europeo a chiedere conto dell'attività formativa svolta, a consuntivo. E saranno dolori per tutti.
Ha più sentito qualcuno della Regione Calabria rispetto alla proposta di mandare i superstagisti a fare un'esperienza nelle pubbliche amministrazioni di altri Paesi?
No: dopo i primi consensi iniziali nessuno ne ha più parlato. E la cosa più triste è che da alcuni dei giovani interessati si sono levate voci di rifiuto preventivo: "ci avete offerto gli stage vicino a casa e qui dovete darceli"!
Molti superstagisti in effetti hanno rigettato la proposta di andare all'estero, anche in ragione del fatto che alcuni di loro accanto allo stage svolgono attività cui dovrebbero per forza di cose rinunciare se si allontanassero dalla Calabria.
Il grave errore della politica si è tradotto in una vicenda profondamente antieducativa. La cattiva politica alimenta comportamenti perversi nel mercato del lavoro.
Alcuni superstagisti hanno scritto che andare in una pubblica amministrazione di un altro Paese a vedere come funziona non servirebbe a niente, perchè poi in Italia tornerebbero a doversi adeguare alle nostre normative. E' un'obiezione pertinente?
Ma come pensano di contribuire, questi giovani, alla riscossa della loro Regione, se non cercando di importare in essa il meglio delle esperienze europee? Non si rendono conto del fatto che, crogiolandosi in questo modo nella loro inerzia personale, perpetuano le condizioni di arretratezza della loro terra?
Molti hanno accettato questi stage solo per avere un'entrata sicura per un paio d'anni: in Calabria trovare lavoro non è facile. La disoccupazione è all'11,2%, quasi il doppio rispetto alla media nazionale e quasi il quadruplo rispetto a regioni come Lombardia ed Emilia Romagna. Lasciando perdere tentativi che anche altri giuslavoristi hanno giudicato impropri e controproducenti, come questo del "Programma Stages", cosa si può fare per creare più buona occupazione in Calabria?
Una strategia efficace dovrebbe puntare ad attirare in Calabria il meglio dell'imprenditoria mondiale. Per questo occorrerebbe l'azione congiunta di un governo regionale affidabile, che creasse il massimo possibile di agevolazione e sicurezza per l'investitore straniero, e un sindacato capace di valutare i piani industriali più innovativi, negoziandone le condizioni a 360 gradi. Un sindacato capace di agire come intelligenza collettiva dei lavoratori calabresi e, se la valutazione sul piano industriale è positiva, capace di guidarli in una scommessa comune con l'imprenditore.
Cos'ha in mente di preciso, professore?
Il discorso potrebbe - per esempio - essere questo: sappiamo che investire qui è un po' più scomodo e più pericolosco che altrove; ma siamo convinti che l'investimento avrà successo; quindi siamo pronti a "investire" nella scommessa una parte delle nostre retribuzioni. Tu, imprenditore, ora ci paghi solo il 70% del minimo tabellare previsto dai contratti collettivi nazionali; poi, passati due anni, se le cose saranno andate bene, come siamo convinti che andranno, e lo start up si sarà consolidato, recupereremo la differenza; e fra quattro anni, quando l'investimento incomincerà a dare i suoi frutti, ce li divideremo così e così. Ma per far questo occorre saper andare a cercare gli imprenditori da ingaggiare in giro per il mondo, saper parlare loro nella loro lingua, saper far proprie le loro esigenze organizzative, anche quando urtano contro i vincoli dei nostri contratti. In altre parole: conoscere il mondo e saper contrattare a tutto tondo. Anche per questo sarebbe stato utile alla Calabria che i suoi laureati migliori, invece che tenuti per due anni attaccati alle gonne delle mamme, venissero inviati a fare esperienza fuori dall'Italia.

martedì 31 marzo 2009

TIROCINI RETRIBUITI DEL PARLAMENTO EUROPEO: DI NUOVO APERTA LA CORSA ALLE CANDIDATURE

È di nuovo tempo di tirocini Schuman. Le candidature al programma di stage retribuiti del Parlamento europeo sono ufficialmente aperte da due settimane, e per inviare la propria candidatura c'è tempo fino al 15 maggio. I tirocini avranno inizio il 1° ottobre 2009, dureranno 5 mesi e verranno retribuiti con un rimborso spese mensile di circa 1135 euro netti.
La concorrenza è agguerrita: per ogni posto arrivano in media una ventina di richieste. In generale, i requisiti necessari per candidarsi sono: essere maggiorenni e cittadini di un Paese UE
(o candidato a diventarlo), conoscere bene almeno una delle lingue ufficiali, e infine non aver già avuto un tirocinio o un impiego retribuito presso un'istituzione europea. In particolare, per concorrere per i tirocini Schuman bisogna avere un diploma di laurea almeno triennale e produrre una lettera di presentazione firmata da un professore universitario o un professionista. Per la specifica «opzione giornalismo», poi, chi si vuol candidare deve dimostrare di avere una certa esperienza giornalistica, per esempio con l'iscrizione all'Ordine o provando in altro modo la propria attività.
Ha scritto a questo proposito qualche giorno fa una lettrice in un commento: «Penso di avere le caratteristiche per partecipare a entrambi: per l'opzione generale presenterei la mia tesi di laurea in storia delle relazioni internazionali, per l'opzione giornalismo beh... non ho il tesserino nè alcun diploma ma scrivo dal 2007, in particolare da ottobre 2008 scrivo per il Giorno ed. nord Milano. Secondo voi posso partecipare? Ci si può candidare per entrambe?» Si può provare a candidarsi per l'opzione giornalismo anche se non si è iscritti all'Albo, e non è vietato tentare entrambe le opzioni. «Altro dubbio» prosegue Valentina: «La lettera di presentazione deve essere in inglese - francese o va bene in italiano?». In italiano andrà bene ugualmente. Infine, la lettrice chiede «Questi stage servono? C'è possibilità di rimanere all'interno delle istituzioni?». La risposta è: sì e no. Certamente questi stage sono utili, perchè danno la possibilità di fare un'esperienza significativa, nella maggior parte dei casi all'estero, senza essere costretti a pagarsela di tasca propria. Altrettanto certamente, però, non sono orientati all'inserimento lavorativo, come la stragrande maggioranza degli stage fatti in ambito pubblico: per poter lavorare nell'UE, infatti, c'è una procedura di selezione particolare. Pertanto questi stage vanno visti per quello che sono: un'esperienza puramente formativa, ben retribuita certamente, ma forse non adatta a chi cerca un posto stabile dopo il tirocinio.

In passato la Repubblica degli Stagisti ha portato fortuna ai candidati (v. testimonianza di un giornalista vincitore): chissà che non sia così anche per questa tornata!

mercoledì 25 marzo 2009

RIMBORSO SPESE PER LO STAGE: BISOGNA PAGARCI LE TASSE? RISPONDE UN COMMERCIALISTA «TELEMATICO»

Molto spesso i lettori di questo blog si interrogano – e mi interrogano – sull’aspetto fiscale degli stage. Come sono inquadrati i rimborsi spese? Bisogna pagarci le tasse? Perché si parla di «netto» e di «lordo»? Per fare un po' di chiarezza su questo tema ho chiamato in causa gli amici di Commercialista Telematico, una testata online attiva dal 1995 che dà ai lettori informazioni di carattere fiscale, societario e del lavoro, e vari servizi aggiuntivi riservati agli utenti abbonati. 600mila accessi al mese ne fanno un referente di tutto rispetto: a rispondere alle domande della Repubblica degli Stagisti è uno dei numerosi autori del sito, Maurizio Falcioni, che da oltre vent’anni fa il commercialista in quel di Rimini.
I rimborsi spesa sono gli «stipendi» degli stagisti. Qual è la differenza con una retribuzione vera e propria?

Gli stage o tirocini formativi e di orientamento sono disciplinati dall’art. 18 della legge 196/1997 e dal DM 142/1998 per realizzare momenti di alternanza fra studio e lavoro e agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro. Il rapporto che si instaura tra il soggetto ospitante (pubblico o privato) e il soggetto ospitato (stagista), non costituisce - detta specificatamente l’art.1 del DM 142/1998 - rapporto di lavoro subordinato.
Quindi non parleremo mai di «stipendi» o di «retribuzione», ma esclusivamente di somme che vengono corrisposte al tirocinante a titolo di rimborsi spese, borsa di studio o di assegno, premio o sussidio per fini di studio o di addestramento professionale.
Queste differenze lessicali implicano differenze a livello concreto?

Se un'azienda decide di dare un contributo economico ai suoi stagisti, può farlo in due modi. Parliamo di «premio» o «borsa di studio» per le somme erogate «arbitrariamente». Parliamo invece di «rimborsi spese» quando le somme vengono erogate espressamente per rimborsare spese effettivamente sostenute (es. per un viaggio). Ormai però le aziende chiamano quasi sempre la somma che danno ai loro stagisti «rimborso spese», intendendo con questo termine una sorta di premio mensile forfettario. A livello fiscale, entrambe queste modalità sono redditi assimilabili a quelli di lavoro dipendente.

A volte questo rimborso spese viene decurtato, e dalla cifra iniziale «lorda» si passa a quella «netta»: perchè? Quali sono le trattenute che gravano su questo tipo di remunerazione?
Abbiamo detto che «rimborsi spese» e «premi» o «borse di studio» sono due cose differenti. E differente è anche il trattamento tributario che subiscono. Per quanto riguarda i premi o borse di studio, si fa riferimento all’art. 50 del DPR 917/86 (Testo Unico delle Imposte sui Redditi – TUIR) e si applicano le disposizioni tributarie dei redditi di lavoro dipendente: trattenuta Irpef lorda con aliquota del 23% per somme fino a 15mila euro, nonché detrazioni dall’imposta lorda rapportate al periodo di lavoro nell’anno. L’Irpef è un'imposta personale a carico di chiunque abbia un reddito: in questo caso, lo stagista.
Facciamo un esempio per capire come si fa il conteggio.

Va bene, prendiamo uno stagista che riceva una borsa di studio di 2mila euro per un anno. L’Irpef al 23% dovrebbe decurtare di 460 euro questa somma, ma grazie alle detrazioni previste dal TUIR sopra citato, la somma rimane invariata. Possiamo dire che, da un punto di vista puramente matematico, fino alla somma di 8mila euro all’anno (quindi 670 euro al mese) non vengono attuate trattenute fiscali.

E per quanto riguarda invece i rimborsi spese propriamente detti?
Si fa riferimento sempre al TUIR, ma agli articoli 51 e 52: dov’è previsto per esempio che le indennità corrisposte per trasferte o missioni fuori del territorio comunale non siano soggette ad alcuna tassazione fiscale fino a 46,48 euro al giorno (77,47 euro se all’estero)… Qui c’è una casistica enorme: l’importante è capire che una cosa sono i rimborsi per spese effettivamente sostenute, come appunto trasporti o alloggio, e un’altra sono i rimborsi spesa forfettari che ormai costituiscono la maggioranza per quanto riguarda gli stage, e che vanno considerati come i «premi» di cui abbiamo parlato prima.

Dunque al momento di erogare il rimborso spese l'azienda ospitante trattiene già gli oneri fiscali, cioè l’Irpef ed eventualmente altre imposte locali.

Esatto. Così facendo, fa il «sostituto di imposta» che tecnicamente è quel soggetto obbligato per legge a trattenere, in caso di erogazione di somme, una ritenuta - prevalentemente a titolo di acconto, ma in certi casi anche a titolo di imposta - Irpef al percettore. Si dice «sostituto» perché sostituisce l’erario: prima trattiene al percettore la somma Irpef e poi la versa, sempre nei tempi dettati dalle norme, allo Stato.

Un’azienda potrebbe affermare «Non sono in grado di calcolare l'entità della cifra netta che erogo ai miei stagisti» o «Non faccio il sostituto d'imposta per i miei stagisti»?
No, assolutamente: è un obbligo di legge. Sarebbe come dire «Ho dei dipendenti ma non sono in grado di elaborare una busta paga e quindi non trattengo le imposte e non le verso»: impossibile.

E su quello che riceve, lo stagista deve pagarci altre tasse o no?

Beh, no. Tutto quello che doveva, l’ha già pagato per suo conto l’azienda ospitante, trattenendolo in anticipo sul rimborso spese.

sabato 14 marzo 2009

STAGE GRATUITI O MALPAGATI, CIASCUNO DI NOI PUÒ FARE LA RIVOLUZIONE: CON UN SEMPLICE «NO»

C'è un grande potere nelle mani dei giovani, forse sottovalutato: il potere del «no».
Vuol dire che se una proposta è meschina, la retribuzione proposta troppo bassa, la tipologia di contratto impropria - come accade purtroppo nel caso di molti lavori camuffati da stage - ciascuno di noi ha un'arma in mano: rifiutare.
Rispondere «No, grazie, io ho terminato il mio percorso formativo e penso di avere già acquisito le competenze per fare questo», oppure «No, grazie, io ho già fatto due stage nello stesso ambito e non me ne serve un terzo: cerco un contratto vero, con uno stipendio vero». O ancora: «Questa proposta di stage mi interessa molto: ma non sono disposto a rimetterci, e quindi potrò accettarla solo se mi garantirete un giusto rimborso spese».
Ancora a monte: se un annuncio è palesemente scorretto (proposte di stage lunghi 5-6 mesi come commesse o salumieri o centralinisti...), o incompleto (magari perchè non è specificato quale sarà il rimborso spese, o se uno stage è orientato all'inserimento lavorativo o no), si può scegliere deliberatamente di non rispondere, di ignorare quell'annuncio, di non mandare il proprio cv a quell'azienda, di non perdere tempo a fare un colloquio.
C'è il momento per la lamentela, la frustrazione, l'invettiva, e c'è il momento per l'azione. Ma l'azione deve partire da ciascuno, senza scuse, senza autogiustificazioni (della serie «Tanto, se questo stage non lo accetto io, ce ne saranno dieci dietro di me pronti ad accettarlo»).
Ciò che ancora, per fortuna, ci differenzia da una dittatura è la possibilità di dissentire, boicottare, rifiutare. E allora la rivoluzione, ragazzi, deve partire da ognuno di noi. Non possiamo aspettare che il miglioramento arrivi dall'alto, perchè se mai una nuova legge sugli stage vedrà la luce, passeranno comunque mesi o anni. Se i sindacati decideranno di difendere anche gli stagisti, non sarà certo da domani. Se le Direzioni provinciali del lavoro si accorgeranno dei tanti casi di stage farlocchi, ci vorrà comunque molto tempo perchè gli iter giudiziari giungano a termine. Che fare nel frattempo? Restare in silenzio a guardare?
No. Ciascuno di noi deve dare il suo piccolo contributo. Un «no» detto al momento giusto, e con la giusta determinazione, può valere davvero molto. Dobbiamo lavorare tutti per un obiettivo ambizioso: cambiare la mentalità di questo Paese. Quella dei manager delle aziende, quella dei politici, e anche - forse prima di tutto - la nostra.

martedì 10 marzo 2009

PARTIRE È UN PO' MORIRE? QUALCHE VOLTA PER I GIOVANI ITALIANI INVECE È L'UNICO MODO PER VIVERE

Andare, restare. Tanti giovani italiani si trovano di fronte a questa scelta. Alcuni preferiscono rimanere qui, accettando le magre offerte del mercato del lavoro italiano o impegnandosi per cambiare la situazione. Altri partono.
Scrive la 29enne Matilde in una lettera a Beppe Severgnini
pubblicata oggi su Italians: «A 24 anni mi sono laureata in economia a Roma con il massimo dei voti e lì è iniziata la mia avventura come stagista: ho totalizzato più di due anni di contratti di stage, in tre aziende diverse, a 300 euro al mese, lavorando accanto a incompetenti, dirigenti annoiati e anziani che guardandomi la scollatura mi chiedevano dove fosse il tasto per accendere il pc. Mentre loro si guadagnavo i loro 5 mila euro al mese» racconta amara la ragazza «io facevo le loro telefonate e scrivevo le loro email». Matilde a un certo punto si ribella, va all'estero e fa uno master. Ora vive e lavora a Parigi: con «un lavoro fantastico e uno stipendio che nessun mio coetaneo rimasto in patria si sognerebbe mai di guadagnare». E a tornare in Italia non ci pensa neppure.
Matilde non è sola. Per le pagine di questo blog sono passati e passano tanti altri come lei, cervelli in fuga. Olimpia, 24enne volata in Olanda per afferrare un contratto da 37mila euro all'anno - quando qui in Italia continuavano a offrirle solo stage. Riccardo, a cui dopo un anno e mezzo di regolari contratti l'azienda propose di tornare a fare lo stagista e che oggi, a 26 anni, ha un bel tempo indeterminato in Germania che gli permette di mantenersi da solo e anche di affrontare serenamente il grande passo del matrimonio. Vito, vincitore del Master dei Talenti nel 2007, che dopo lo stage si sentì offrire un contratto da 2800 euro al mese e quindi decise di rimanersene in Finlandia invece che tornare in Italia a racimolare qualche contratto a progetto da milleurista.
Sono i più bravi? Chissà. Sicuramente sono i più intraprendenti. Prendono in mano la loro vita e scappano da questa Italia che non sa offrire opportunità e retribuzioni adeguate alle loro competenze. Certo però non è accettabile che la situazione rimanga questa: dobbiamo lavorare, tutti, per invertire la tendenza. Per far venire
a Matilde e a Riccardo e a Vito la voglia di tornare, con la loro grinta e la loro intelligenza e il loro bagaglio di esperienza.

lunedì 9 marzo 2009

MASTER DEI TALENTI 2009, È BOOM DI RICHIESTE PER GLI STAGE A 5 STELLE

Boom di candidature per l'edizione 2009 del Master dei Talenti, l'iniziativa promossa e finanziata dalla Fondazione CRT che quest'anno mette in palio 67 stage in giro per il mondo con ottimi rimborsi spesa e prospettive lavorative.
Il bando è stato ufficialmente chiuso alla mezzanotte di martedì 3 marzo. In totale sono arrivate 723 richieste: un incremento del 40% rispetto agli ultimi anni! Le posizioni di tirocinio più gettonate sono queste:
- 6 mesi a Dublino all'ente europeo Eurofound (European Foundation for the improvement of living and working conditions), che verrà remunerata con una borsa di studio mensile di 2200 euro lordi: per un solo stage ci sono 131 candidature;
- 4 mesi presso alcune sedi (in Germania, Inghilterra e Belgio) della multinazionale Procter & Gamble: qui ci sono a disposizione tre stage e si sono candidati in 125;
- 6 mesi a Bruxelles per il comitato Non c'è pace senza giustizia: per due stage, che verranno pagati 1800 euro al mese, ci sono 118 candidature (forse qui il boom è determinato dal fatto che la posizione era aperta a laureati in discipline umanistiche: lettere, scienze politiche, sociologia e filosofia).
Vanno forte anche i parchi nazionali a stelle e strisce: le posizioni aperte allo Yellowstone (6 mesi nel quartier generale di Mammoth Hot Springs in Montana, con un rimborso di 2500 euro al mese) e alla new entry Isle Royale Park (12 mesi tra i laghi del Michigan e del Minnesota con lo stesso rimborso) hanno raccolto rispettivamente 70 e 62 candidature - principalmente tra biologi, geografi e scienziati naturali.
E non mancano i coraggiosi che hanno fatto richiesta per luoghi difficili: in 58 si sono proposti per passare 10 mesi in Mali, nell'ambito di un progetto comune tra la ong Engim e la Caritas Mali; in 55, invece, per andare (sempre per 10 mesi) in Burkina Faso per uno stage organizzato dal Comune di Torino insieme all'associazione di volontariato laico Lvia.
Ora parte la fase di selezione: tre esperti della Fondazione CRT valuteranno tutti i cv pervenuti e sceglieranno chi far passare allo step successivo. Sarà poi ciascun ente o azienda a decidere, in una rosa di 5-10 candidati, il vincitore. La cosa interessante è che in questo impegnativo screening delle candidature la Fondazione verrà coadiuvata da 14 ex borsisti: i vincitori di ieri, insomma, sceglieranno quelli di domani. E faranno questo lavoro gratuitamente, per 3 giorni, per restituire un po' di quel che la Fondazione ha offerto loro con il Master dei Talenti.
Ma torniamo all'oggi e ai 723 candidati: ragazzi, in bocca al lupo a tutti. Solo uno su dieci ce la farà: ma tutti potrete dire di averci provato!

mercoledì 4 marzo 2009

I SUPERSTAGISTI DI CROTONE, CATANZARO E VIBO VALENTIA CHIEDONO: «CHE FINE FAREMO DOPO I DUE ANNI DI STAGE?»

Venticinque superstagisti delle province di Crotone, Catanzaro e Vibo Valentia scrivono una lettera aperta al presidente Giuseppe Bova e a tutto il consiglio regionale della Calabria, a Francesco Saverio Costanzo rettore dell'università di Catanzaro e al professor Antonio Viscomi, direttore del dipartimento di Diritto dell’organizzazione pubblica, economia e società.
Per dire: di questo Programma Stages che tante polemiche ha scatenato sottolineiamo gli aspetti positivi («il meccanismo di selezione dei candidati veramente meritocratico», «un’ottima esperienza per accrescere le competenze professionali e per dare un contributo al miglioramento dei servizi offerti dall’ente»), ma non neghiamo le criticità - anzi, cerchiamo di migliorare il progetto perchè non si riveli un boomerang.
Scrivono i 25: «A cosa serve offrire a circa 500 laureati due anni di lavoro nella p.a. calabrese e poi rimandarli a casa con il riconoscimento di un credito formativo pari ad un master di 2° livello? Non prendiamoci in giro, la situazione del mercato del lavoro calabrese la conosciamo tutti
[…]. Il risultato inevitabile è che invece di emigrare adesso saremo costretti ad emigrare fra 2 anni».
Il problema principale messo in luce nella lettera è la poca chiarezza in merito a quel che succederà dopo i due anni di stage: «Riguardo a tale punto i comportamenti dei politici sono stati contrastanti. Alcuni membri del consiglio regionale hanno escluso ogni possibilità di inserimento degli stagisti al termine dei due anni, rivendicando il carattere esclusivamente formativo del progetto […]. Altri invece lo hanno fatto intendere come un vero e proprio stage, ovvero come un’esperienza finalizzata ad agevolare l’inserimento lavorativo, come per altro lasciato intendere da alcune dichiarazioni di Bova dei mesi scorsi, il quale affermava che questo progetto “Non sarà però una nuova fabbrica di precari. Al termine dei 24 mesi di stages, dovrà essere la Calabria a dimostrare come vuole utilizzare le sue migliori intelligenze”. Lo stesso Bova dichiarava, inoltre: “Operate, nei prossimi due anni, per far crescere […] nuove opportunità positive per tutta la comunità calabrese. Fate tutto questo coniugando le vostre legittime aspirazioni personali con la crescita complessiva delle nostre comunità”. Tutte dichiarazioni chiaramente stridenti con quelle delle ultime settimane, che ci lasciano concludere che l’unico inevitabile risultato dell’attuazione di questo Programma sarà invece quello di costringerci ad emigrare, anziché subito, fra due anni. Ciò vuol dire che, paradossalmente, questo percorso potrebbe procurarci un danno irreversibile anziché incentivare la nostra affermazione nel mondo del lavoro: un’esperienza di stage, infatti, non costituisce titolo valutabile in sede di concorso pubblico ed esiste inoltre il rischio che una formazione specifica sull’attività della pubblica amministrazione non si riveli utile ai fini di un inserimento nel settore privato del nord Italia o che, comunque, una parte di noi non abbia più l’età giusta per essere considerato appetibile da un’azienda privata».
Un po' quello che già un paio di mesi fa avevano detto Michel Martone e Michele Tiraboschi a proposito di questi «superstage», mettendo in guardia sul pericolo che si rivelassero una perdita di tempo per i migliori, un tranello che li avrebbe distolti dalla ricerca di un lavoro vero e che dopo due anni li avrebbe lasciati a piedi.
I superstagisti chiudono dicendo: «Quelli che stanno rischiando di più in questo progetto formativo siamo noi. Siamo noi quelli che forse tra due anni non avranno un lavoro e saranno costretti a rifare le valigie e ad andar via». Cosa risponderà il consiglio regionale?

Qui è disponibile il testo completo della lettera aperta.

mercoledì 25 febbraio 2009

PER I MILLEURISTI CHE VOGLIONO TROVARE LAVORO ORA C'È UNA GUIDA AL «JOBBING»

Si erano inventati, un paio d'anni fa, la definizione «Generazione 1000 euro», che aveva dato il titolo al loro primo libro e a un sito-community molto frequentato - e che ha ispirato anche un film, in uscita in questi giorni, con Carolina Crescentini e Paolo Villaggio.
Oggi Antonio Incorvaia e Alessandro Rimassa tornano alla carica con una guida per aiutare i giovani milleuristi a trovare o cambiare lavoro. Si chiama
«Jobbing», curiosa crasi tra job e jogging che loro nell'introduzione spiegano così: «la corsa costante a passo regolare di chi insegue un lavoro, talvolta senza sapere esattamente quale».
La cosa interessante di questa guida (qui a sinistra, la copertina) è che i 100 mestieri vengono presentati secondo una griglia precisa, che comprende anche le voci «formazione consigliata» e «opportunità di carriera»: il che potrebbe permettere ai lettori più giovani di scegliere l'università con più cognizione di causa - e già sarebbe un gran passo avanti.
Le professioni sono suddivise, per praticità, in otto sezioni: media e comunicazione, moda e creatività, eventi e turismo, economia e marketing, risorse umane e amministrazione, information & communication technology, e poi gli «intramontabili». Con qualche chicca: per esempio, a pagina 15 fa capolino il mestiere di blogger, che porterebbe a un guadagno di 10-20 euro per ogni post. E io ingenua che pensavo fosse un passatempo...

domenica 22 febbraio 2009

LA LISTA DEI BUONI HA SUPERATO QUOTA 200

L'elenco delle aziende virtuose che danno ai loro stagisti un buon rimborso spese è sempre più lungo: ora abbiamo superato quota 200!
Questa iniziativa, lanciata qualche tempo fa (qui c'è il primo post), ha raccolto tantissime vostre segnalazioni: spero che vorrete continuare ad allungarla segnalando nuovi nominativi!
Chi cerca un primo contatto con il mondo del lavoro spesso si trova in difficoltà: non è facile individuare il posto giusto dove fare uno stage, ed evitare le fregature. Ecco perchè questa Lista dei Buoni è uno strumento che tutti possono usare prima di un colloquio: non solo per conoscere qualche dato su una determinata azienda citata, ma anche per avere un termine di paragone ed essere consapevoli che, accanto alle aziende che offrono stage gratuiti o con rimborsi spesa miseri, ce ne sono tante altre che invece garantiscono condizioni migliori.
Affinchè la Lista sia sempre più efficace, è importantissimo che chi ha avuto buone esperienze di stage, specialmente dal punto di vista del compenso, condivida queste informazioni con gli altri. Quindi il mio invito è sempre uno: segnalate il nome delle aziende virtuose su questo blog, attraverso un commento o scrivendomi una email!

Ed ecco l'ultima versione della Lista dei Buoni:

1) PricewaterhouseCoopers, da 760 a 915 euro netti + buoni pasto per studenti e neolaureati, da 840 a 1070 euro netti + buoni pasto se lo stagista proviene da un master di secondo livello. 220 stage all’anno su 3mila dipendenti, 70-80% assunti al termine dello stage
2) Elation, per gli studenti 700 euro netti + fino a 500 euro in più in caso di risultati qualitativi condivisi, per i laureati da 700 a 1000 euro netti, per chi ha diploma di master da 1000 a 1200 euro netti. 10 stage all’anno su 38 dipendenti, 70% assunti al termine dello stage
3) Shell, 950 euro netti ai laureati, 750 euro netti ai diplomati + mensa aziendale o ticket restaurant. 30 stage all’anno su 600 dipendenti, 30% assunti al termine dello stage
4) Bosch, 550 euro netti + mensa per laureandi, 690 euro netti + mensa per laureati + appartamenti nelle foresterie aziendali per chi proviene da città lontane. 45 stage all'anno su 507 dipendenti.
5) Barilla, 600 euro netti + monolocale gratuito + ristorante aziendale gratuito e altri benefit erogati ai dipendenti (solo stagisti laureandi o laureati). 50% assunti al termine dello stage
6) Gruppo Toro Assicurazioni, 750 euro netti + mensa aziendale, 85o euro netti + mensa aziendale per chi risiede fuori dalla provincia di lavoro. 95% assunti al termine dello stage.
7) Magneti Marelli, per laureati da 800 a 1000 euro netti + mensa aziendale gratuita; in caso di proroga o di laureati con diploma di master 1200 euro netti + mensa aziendale gratuita; per universitari 500 euro netti + mensa aziendale gratuita. 110 stage all’anno su un totale di oltre 8mila dipendenti, 60% assunti al termine dello stage
8) Gruppo Mediolanum, 775 euro netti + mensa. Da 110 a 140 stage all'anno su 1670 dipendenti, 80% assunti al termine dello stage
9) Bft, 600 euro netti + mensa, rimborso per alloggio fino a 700 euro. 3 stage all'anno su 160 dipendenti, 16% assunti al termine dello stage.
10) Banca d'Italia, 1000 euro netti + rimborso forfettario di 800 euro per l'alloggio
11) JPMorgan, 800 euro lordi per gli studenti universitari, 1200 euro lordi per i laureati
12) Sace, 760 euro netti + ticket restaurant. 50 stage all'anno su 556 dipendenti, 60% assunti al termine dello stage
13)
Procter & Gamble sede di Roma, 750 euro + accesso alla mensa + alloggio in residence
14) Mazda, 650 euro netti per gli stagisti residenti a Roma, 750 euro netti per gli stagisti residenti fuori Roma + mensa aziendale. 6 stage all’anno su 60 dipendenti, 10% assunti al termine dello stage + 60% continua a collaborare con contratti a progetto o interinali
15) Iveco, 400 euro netti + buoni pasto per i laureati triennalisti e laureandi quinquiennali residenti nella provincia, 660 euro netti + buoni pasto se non residenti; 800 euro netti + buoni pasto per i laureati quinquiennali o master di primo livello residenti nella provincia, 1000 euro netti + buoni pasto se non residenti. 100 stage all’anno su oltre 13mila dipendenti (3500 con mansioni impiegatizie), 30% assunti al termine dello stage
16) Pfizer Italia, 700 euro netti + mensa gratuita + gli altri benefit erogati ai dipendenti. 15 stage all’anno su 330 dipendenti, 30% assunti con contratto t.d. al termine dello stage
17) Salmoiraghi & Viganò, da 600 a 1000 euro netti al mese (a seconda della distanza dello stagista dalla sede). 70 stage su 1100 dipendenti, 90% assunti al termine dello stage
18) Capgemini, 770 euro netti + pc portatile. 150 stage all'anno su 1400 dipendenti, 95% assunti al termine dello stage
19) Studio legale Lovells, 580 euro per universitari, 1000 euro per i laureati
20) Banque PSA Finance succursale d’Italia, 500 euro netti per studenti di scuola superiore, 650 euro netti per diplomati, da 750 a 850 euro netti per laureandi/laureati. Per tutti anche buoni pasto
21) Dompé, 700 euro netti + mensa aziendale. 4-5 stage all’anno su oltre 500 dipendenti, 90% assunti al termine dello stage
22) Prysmian, 700 euro netti + ticket restaurant. 77 stage su 2145 dipendenti
23) Mattel Italia, 700 euro netti + ticket restaurant. 5 stage all'anno su 100 dipendenti.
24) Txt, 680 euro netti + mensa. 62 stage su 500 dipendenti, 65-70% assunti al termine dello stage.
25) Ford Italy, 600 euro netti + mensa aziendale, 850 euro netti + mensa aziendale per i non residenti a Roma. 14 stage all'anno su 142 dipendenti. 70% assunti al termine dello stage con contratto interinale.
26) Nestlé Italia, 710 euro netti + ristorante aziendale e accesso al centro sportivo convenzionato. 38% assunti al termine dello stage
27) Accenture, 650 euro netti + ticket restaurant per i residenti/domiciliati nel luogo dell'azienda, 1100 euro netti + ticket restaurant se lo stagista deve trasferirsi da un'altra regione apposta per lo stage
28)
Sirti, 700 euro + ticket restaurant + contributo alloggio di 400 euro per i residenti fuori regione dalla sede di destinazione
29) Iw Bank, 1100 euro netti + ticket restaurant. 20 stage su 223 dipendenti, 60% assunti al termine dello stage
30) Cardif, 650 euro netti + buoni pasto e palestra convenzionata. 7 stage all’anno (3% di stagisti rispetto ai dipendenti assunti a tempo indeterminato), 90% assunti al termine dello stage.
31) Bambinopoli, da 600 a 850 euro netti + rimborso spese di trasporto per gli stagisti non residenti a Milano. 1-2 stage all’anno su 5 dipendenti (nel 2008 non hanno avuto stagisti), 80% assunti al termine dello stage
32) L'Oreal Italia, a Milano: 700 euro netti + mensa e parcheggio aziendale oppure 550 euro netti + casa + mensa e parcheggio aziendale; a Torino 600 euro netti + ticket restaurant oppure 400 euro netti + casa + ticket restaurant. 150 stage all’anno su un totale di 1500 dipendenti, 30% assunti al termine dello stage
33) SKF, 850 euro lordi + mensa e trasporti aziendali per i laureati, 650 euro lordi + mensa e trasporti aziendali per i non laureati. 40 stage all’anno su un totale di quasi 3mila dipendenti
34) British Telecom Italia, 600 euro netti + ticket restaurant per i residenti, 700 euro netti + ticket restaurant per i non residenti.
35) Ferrero, 1000 euro netti + mensa aziendale e pc portatile per chi risiede a oltre 50 km dalla sede, 750 euro netti + mensa aziendale e pc portatile per gli altri. Stage solo a laureati. 50% assunti al termine dello stage
36) Gruppo Unipol, 650 euro netti + ticket restaurant. 22 stage all'anno su 4511 dipendenti, 90% assunti al termine dello stage.
37) Banca Dexia, 1200 euro al mese
38) Reckitt Benckiser, 1000 euro netti + ticket restaurant. 20 stage all’anno su un totale di 700 dipendenti, 45% assunti al termine dello stage
39) Seat Pagine Gialle, 1000 euro netti + ticket restaurant
40) National Instruments, 1000 euro netti + ticket restaurant
41) Feedback Italia, 500 euro netti per i non laureati, da 800 a 1000 euro netti per i laureati. Da 2 a 4 stage l’anno su 30 dipendenti, 80% assunti al termine dello stage
42) Prometeo mediazione creditizia, 700 euro netti. 30 stage all'anno su 350 dipendenti, 45% assunti al termine dello stage
43) Miele Italia, 400 euro per gli studenti delle scuole superiori, 800 euro per gli studenti universitari e i laureati. Eventuale premio di fine stage ai più meritevoli.
44)
Invitalia: 800 euro lordi + buoni pasto per i residenti, 1200 euro lordi + buoni pasto per i non residenti
45) Philips, 620 euro netti per i diplomati, 760 euro netti per i laureati. 60 stage all’anno su un totale di 1100 dipendenti, 50% assunti al termine dello stage
46) Apheloria editrice, 625 euro + alloggio gratuito
47) Ald Automotive, 500 euro netti + ticket restaurant, 730 euro netti + ticket restaurant per i residenti fuori Roma, 950 euro netti + ticket restaurant in caso di rinnovo. 18 stage all'anno su 277 dipendenti, 67% assunti al termine dello stage
48) Camera di Commercio di Milano, 600 euro per 100 ore mensili (part time di 25 ore alla settimana) + bonus di 1000 euro a fine stage
49) Everis Italia, 725 netti + buoni pasto. 20-30 stage all’anno su 160 dipendenti, 90% assunti al termine dello stage
50) Ge Oil & Gas, 600 euro netti + mensa aziendale. 100 stage all'anno su 4mila dipendenti, 40% assunti al termine dello stage
51) Ibm Italia, 500 euro lordi + mensa aziendale per i primi tre mesi, 700 euro lordi + mensa aziendale per i successivi tre mesi. 100 stage all’anno su 7mila dipendenti, 10% assunti al termine dello stage
52) Varvel, 400 euro netti + mensa per studenti delle scuole superiori o laureandi che svolgono la tesi in azienda; 800 euro netti + mensa per studenti di master (casi rari). 1-3 stage all'anno su 75 dipendenti, 80% assunti al termine dello stage [sono esclusi dal computo gli stagisti delle scuole superiori]
53) Wella, 500 euro netti + mensa aziendale, 700 euro netti + mensa aziendale in caso di proroga. 5 stage all'anno su 250 dipendenti, 40% assunti al termine dello stage
54) Europ Assistance, 600 euro netti + mensa.
55)
Fiat Services, 800 euro lordi + mensa aziendale; 1060 euro lordi per chi proviene da oltre 150 km dal luogo di lavoro + mensa aziendale + un rientro pagato al mese (con massimale di spesa basato su un treno espresso di seconda classe)
56)
Mediaset, 900 euro netti + mensa gratis
57) De Agostini, 400 euro netti + mensa per diplomati, 600 euro netti + mensa per laureati, 700 euro netti + mensa per laureati con master. In caso di proroga aumento di 100 euro netti. 25-30 stage all'anno
58) Zurich assicurazioni, da 700 a 800 euro netti + ticket restaurant, aumento di 200 euro in caso di proroga
59) Wyeth Lederle Italy, 550 euro netti + mensa aziendale. 20 stage all'anno su 500 dipendenti con mansioni impiegatizie, 1% assunti al termine dello stage. L'azienda è stata di recente acquisita da Pfizer, quindi in futuro la gestione degli stagisti sarà allineata
60) De Lage Landen Leasing, 500 euro netti + ticket restaurant per diplomati e laureati triennalisti, 700 euro netti + ticket restaurant per laureati quinquiennali. 3-4 stage all'anno su 110 dipendenti, 90% assunti al termine dello stage
61) St. Jude Medical Italia, 850 euro + ticket restaurant
62) Tyco Valves & Controls, 300 euro netti + mensa + pc aziendale per studenti delle scuole superiori o universitari; 500 euro netti + mensa + pc aziendale per laureandi; 600 euro netti + mensa + pc aziendale per neolaureati; 800 euro netti + mensa + pc aziendale per studenti di master. 5 stage all'anno su 500 dipendenti. [Negli anni passati lo strumento dello stage è stato usato pochissimo e pertanto non sono disponibili dati sulla percentuale di assunzione dopo lo stage]
63) Biffi, 300 euro netti + mensa + pc aziendale per studenti delle scuole superiori o universitari; 500 euro netti + mensa + pc aziendale per laureandi; 600 euro netti + mensa + pc aziendale per neolaureati; 800 euro netti + mensa + pc aziendale per studenti di master. 5 stage all'anno su 500 dipendenti. 15 stage all'anno su 250 dipendenti. [Negli anni passati lo strumento dello stage è stato usato pochissimo e pertanto non sono disponibili dati sulla percentuale di assunzione dopo lo stage]
64) Antea software, 500 euro netti + pranzo, 1500 euro netti + pranzo in caso di proroga. 1-2 stage all'anno su 30 collaboratori (nessun dipendente allo stato attuale), 30% assunti come collaboratori al termine dello stage.
65) Phard, 500 euro netti + alloggio per i fuori sede, 20-30 stage ogni anno su 400 dipendenti, 80% assunti al termine dello stage
66)
Diesel, 500 euro + agevolazione affitto
67) T-Connect, 500 euro netti per i primi 3 mesi, 750 euro netti per i successivi 3 mesi. 5-6 stage all'anno su 5 dipendenti, 90% assunti con co.co.pro al termine dello stage
68) Total settore marketing, 580 euro netti per diplomati, 670 euro netti per studenti universitari, 760 euro netti per laureati
69) Kellogg's Italia, 800 euro netti + ticket restaurant, in caso di proroga 900 euro netti + ticket restaurant. 3-4 stage all’anno su 130 dipendenti, 80% assunti al termine dello stage
70) Citroen Italia, 750 euro netti + mensa aziendale gratuita + sconto acquisto vettura + corsi di informatica e lingua. 35 stage all’anno su un totale di 483 dipendenti, 36% assunti al termine dello stage
71) Citigroup, 620 euro netti dal 1° al 3° mese; 787 euro netti + ticket restaurant o 797 euro netti + mensa dal 4° al 6° mese; 940 euro netti + ticket restaurant o 920 euro netti + mensa oltre il 6° mese. 50 stage all’anno (9-10% di stagisti rispetto ai dipendenti assunti a tempo indeterminato), 25% assunti al termine dello stage
72)
Sadi - Gruppo Fiat, 800 euro netti + buoni pasto
73)
Autostrade per l'Italia Spa, 800 euro netti + mensa gratuita + rimborso spese totale in caso di trasferta
74)
Agos, 800 euro + buoni pasto
75)
Nielsen, 600 euro netti + mensa aziendale gratuita i primi 4 mesi; 1000 euro netti + mensa aziendale gratuita in caso di proroga
76)
Thales Alenia Space, 650 euro netti + buoni pasto per i residenti nel luogo dell'azienda, 800 netti + buoni pasto per i non residenti
77) Compass - Gruppo Mediobanca, 700 euro netti + ticket restaurant, 900 euro netti + ticket restaurant in caso di proroga. Stage solo a laureati. Circa 40 stagisti su 1300 dipendenti. In corso processo di fusione con Linea, previsione di assunti al termine dello stage: 10%.
78) Illy Caffè, 500 euro + mensa per i residenti a Trieste, 800 euro + mensa per i non residenti
79) Sose, 800 euro netti + mensa. 2 stage all'anno su 102 dipendenti. [L'azienda ospita stagisti solo dal 2008 pertanto non sono disponibili dati sulla percentuale di assunzione]
80) Zucchetti, 700 euro lordi per i non laureati, 800 euro lordi per i laureati. 80 stage all’anno su 1700 dipendenti, 98% assunti al termine dello stage
81) 3M Italia, 700 euro netti per laureati, 1200 netti per laureati con diploma di master Mba. 30 stage all’anno su 800 dipendenti, 27% assunti al termine dello stage
82) Arthur D. Little, 500 euro netti per i laureati, 1000 euro netti per i master + ticket restaurant. 95% assunti al termine dello stage
83) Alcatel-Lucent, 1000 euro lordi per i laureati quinquennali e 750 euro lordi per quelli triennali + mensa aziendale gratuita + trasporti aziendali. 30-40 stage all’anno su 2500 dipendenti
84)
Microsoft, 750 euro netti + ticket restaurant
85) Candy Hoover, 500 euro netti + mensa aziendale. 12-15 stage all'anno su 380 dipendenti, 70% assunti al termine dello stage
86) KPMG Advisory, 1000 euro lordi per i laureati + telefonino aziendale (abilitato per le chiamate fra dipendenti), 300 euro lordi per gli studenti. 70 stage all’anno su 800 dipendenti, 90% assunti al termine dello stage
87)
Alfa Romeo, 900 euro
88)
Bonola Case, 900 euro netti
89) 3 Italia, 740 euro netti + ticket restaurant
90) Xerox, 730 euro netti + ticket restaurant. 10 stage all'anno su 160 dipendenti t.i., 45% assunti al termine dello stage
91) Pirelli, 620 euro netti + mensa aziendale, 730 euro netti + mensa aziendale per chi abita a oltre 60 km dal posto di lavoro. 4,5% di stagisti rispetto ai dipendenti assunti a tempo indeterminato, 40% assunti al termine dello stage
92) Lg Electronics, 650 euro netti + ticket restaurant, 750 euro netti + ticket restaurant in caso di proroga. 7-10 stage all’anno su 250 dipendenti, 44% assunti al termine dello stage
93)
Heineken Italia, 825 euro lordi + ticket restaurant
94) Consolidata direct marketing, 650 euro netti + ticket restaurant; 750 euro netti + ticket restaurant in caso di proroga
95) Jakala comunicazione, da 500 a 900 euro + ticket restaurant
96) Peugeot Italia, 700 euro netti + mensa gratuita
97) Enel, 700 euro netti + mensa
98) Unilever Italia, 850 euro lordi + mensa aziendale o ticket restaurant. 40 stage all'anno.
99) Findomestic, per gli studenti: 200 euro lordi per i primi due mesi, 500 euro lordi per i mesi successivi; per i laureati: 400 euro lordi per i primi due mesi, 700 euro lordi per i mesi successivi. 250 euro aggiuntivi come contributo alloggio per chi deve trasferirsi da un'altra città per lo stage.
100)
Sic Servizi Integrati & Consulenze, 600 euro netti + ticket restaurant per i diplomati, 750 euro netti + ticket restaurant per i laureati. 2 stage all'anno su 15 dipendenti, 50% assunti al termine dello stage
101) Autogrill, 600 euro netti + ristorante e parcheggio aziendale. 50 stage all’anno su 400 dipendenti, 30% assunti al termine dello stage
102) Indesit, da 550 a 750 euro + mensa aziendale
103) Schering-Plough, 645 euro + mensa. 20 stage all'anno su 1000 dipendenti, 50% assunti al termine dello stage
104) HP - Hewlett Packard, 516 euro netti + mensa per i residenti in Lombardia, 640 euro netti + mensa per i residenti fuori Lombardia. 25 stage all'anno su 2600 dipendenti
105)
Inglese srl arti grafiche, 1000 euro lordi
106) G11 consulenza finanziaria, 800 euro
107) Sava - Fiat settore marketing, 800 euro
108) Casa editrice Scenari, da 600 a 900 euro + rimborso spese telefonino
109) Reuters editoriale, 800 euro netti
110) ValueTeam, 800 euro lordi + ticket restaurant
111) Btcesab, da 500 a 1500 euro lordi
112)
Banca Sara, 500 euro netti + ticket restaurant per studenti universitari, 750 euro netti + ticket restaurant per laureati. 1-2 stage all'anno su 124 dipendenti, 75% assunti al termine dello stage.
113) NetApp, da 500 a 750 euro netti + ticket restaurant + pc portatile
114) Sony Italia, 770 euro lordi + mensa
115) Unione Commercio Provincia di Milano, 613 euro netti + ticket restaurant
116) Vodafone Omnitel: 770 euro netti. 70 stage all’anno su un totale di 8mila dipendenti, 33% assunti al termine dello stage
117) IsayBlog! - Elibeta, da 500 a 700 euro netti + ticket restaurant. 3 stage all'anno su 4 soci (nessun dipendente allo stato attuale). L'azienda è nata da poco pertanto ancora non sono disponibili dati sulla percentuale di assunzioni.
118) Eni, 700 euro lordi per laureati + mensa aziendale o ticket restaurant. 80% assunti al termine dello stage (esclusi gli stage curriculari)
119) Groupama Assicurazioni, 600 euro netti + mensa aziendale
120) Gruppo Buondì Bistefani, 600 euro netti + ticket restaurant
121) Société Générale Securities Services S.p.A., 600 euro + ticket restaurant
122) Atradius, 600 euro + buoni pasto
123) Alstom Transport, 600 euro + accesso alla mensa aziendale
124) Euronics Italia, 600 euro + mensa aziendale
125) Datalogic Bologna, 600 euro + ticket restaurant
126) Ericsson, 500 euro + mensa aziendale + notebook + telefonino e scheda aziendale, 700 euro al mese + mensa aziendale in caso di proroga
127) Yahoo! Italia, 600 euro + ticket restaurant
128) Sintex, 600 euro + ristorante aziendale
129) Tenaris, 600 euro + mensa
130) Arval - Gruppo Bnp Paribas, 600 euro netti + ticket restaurant. 58 stage su 700 dipendenti, 70% assunti al termine dello stage
131) CSC, 750 euro lordi + ticket restaurant
132) Janssen - Cilag, 600 euro netti + mensa. 26 stage all'anno su 928 dipendenti, 80% assunti al termine dello stage
133) Eaton Monfalcone, 600 euro + mensa
134) Euler Hermes Siac, 600 euro + ticket restaurant
135) Alcantara, 600 euro + mensa
136) Softwing, 600 euro netti + ticket restaurant
137) Genertel, 500 euro lordi + ticket restaurant per i residenti nella provincia, 700 euro lordi + ticket restaurant per i non residenti. 10 stage all'anno su 639 dipendenti, 70% assunti al termine dello stage di cui 35% con contratto a tempo indeterminato
138) Penta Group - Top Legal, da 500 a 1000 euro netti. 2 stage all'anno su 7 dipendenti, 50% assunti al termine dello stage
139) Carrier climatizzazione, 750 euro netti
140) Piaggio, 500 euro + 250 euro come contributo alloggio per i non toscani
141) Maggiore, 400 euro netti + mensa per i diplomati, 600 euro netti + mensa per i laureati. 10 stage all'anno, 50% assunti al termine dello stage
142) GoFluent, 400 euro netti per stage part-time per studenti, 600 euro netti per stage part-time per laureati. 5-6 stage all'anno su 8 dipendenti, 70% assunti al termine dello stage per l'area commerciale, 20% assunti al termine dello stage per l'area servizio clienti
143) Deloitte Consulting, 730 euro netti
144) Coca Cola, 700 euro lordi + ticket restaurant
145) Reply spa, 900 euro lordi
146) Kone, 700 euro lordi + mensa
147) Fox Italia, 650 euro lordi + ticket restaurant, 8-10 stage all’anno su 220 dipendenti, 80% assunti al termine dello stage
148) Berco (headquarter), da 400 euro netti (per stage part-time) a 800 euro netti + buoni pasto (gli studenti in stage non vengono retribuiti). 20 stage all’anno su un totale di 2400 dipendenti, 30% assunti al termine dello stage

149) Plasmon, 550 euro + mensa
150) Auchan, 500 euro netti, mensa e parcheggio aziendale
151) Mondadori (anche periodici), 500 euro netti + mensa aziendale o ticket restaurant per i primi tre mesi, 600 euro netti + mensa aziendale o ticket restaurant per i successivi tre mesi
152) Giacomini spa, 550 euro netti + mensa
153) Sephora Italia, 550 euro + ticket restaurant
154) Micron Technology Italia, 350 euro netti + mensa per gli studenti triennale; 400 euro netti + mensa per studenti specialistica; 500 euro per laureati
155) Crif, 600 euro netti, 800 euro netti in caso di proroga. 34 stage nel corso dell’anno (5% di stagisti rispetto ai dipendenti assunti a tempo indeterminato), 68% assunti al termine dello stage
156)
Selex - Finmeccanica, 700 euro
157)
Cipriani gruppi elettrogeni, almeno 700 euro
158)
Telecom Italia - Lab Torino, tra 500 e 850 euro
159) Comune di Guidonia Montecelio, 700 euro
160) Ceramiche Gardenia Orchidea, 800 euro lordi + contributo pasti
161)
Sesamo Software, 700 euro netti, aumento del 25% (circa 875 euro netti) in caso di proroga. 1 stagista su 10 dipendenti; per l'azienda è la prima esperienza di stage pertanto ancora non sono disponibili dati sulla percentuale di assunzioni
162) Tua Assicurazioni, da 600 a 750 euro netti. 6 stage all’anno su un totale di 31 dipendenti, 45% assunti al termine dello stage
163)
Librerie Feltrinelli area Controllo di gestione, 520 euro + ticket restaurant
164)
Assolombarda, 520 euro + buoni pasto
165)
Progeo Molini, da 500 a 800 euro
166) La Rinascente, 517 euro + ticket restaurant
167) Mars, 516 euro netti + ticket restaurant. 10-15 stage all’anno su un totale di 200 dipendenti, 70-80% assunti al termine dello stage
168) Darty, 516 euro al mese + ticket restaurant

169) Walt Disney, da 500 a 600 euro netti + buoni pasto
170)
Bayer, 660 euro
171)
Four Stars, 500 euro netti + ticket restaurant
172)
Poltrona Frau, 500 euro + mensa aziendale gratuita
173) Zero9, 500 euro netti + ticket restaurant (stage anche presso le sedi di San Paolo in Brasile e di New York). 6 stage all'anno su 100 dipendenti, 70% assunti al termine dello stage
174) Automotive solutions, 500 euro + ticket restaurant
175) Eaton srl, circa 500 euro + buoni pasto
176)
Goodyear, 500 euro + buoni pasto
177)
Fondazione Museo della Scienza e Tecnologia di Milano, 500 euro netti + ticket restaurant
178) Nest2 srl, 500 euro + mensa aziendale
179) Boehringer Ingelheim Italia, 500 euro + ristorante aziendale

180) Aquerò research, 500 euro netti. 1 stage all'anno su 2-3 collaboratori (nessun dipendente allo stato attuale), 30% assunti al termine dello stage.
181) Rcs Mediagroup, 500 euro + mensa
182) Gruner + Jahr Mondadori, 500 euro netti + + ticket restaurant
183) Fastweb, 500 euro + ticket restaurant
184) Emerson Network Power, 500 euro + mensa
185) Renault Italia, 500 euro netti + mensa aziendale gratuita (tutti gli stagisti hanno laurea specialistica), 7% di stagisti ogni anno rispetto al totale dei dipendenti
186) Alfa Wassermann, 500 euro netti + mensa aziendale. 17 stage all'anno su 620 dipendenti, 55% assunti al termine dello stage
187) Sky Italia, 500 euro netti + ticket restaurant (non per stagisti giornalisti)
188) Gruppo commerciale Selex, 500 euro + ticket restaurant
189) BP Italia, 500 euro + ticket restaurant o mensa
190) Veritas, 500 euro netti + ticket restaurant. 30 stage all'anno su 1909 dipendenti, 15% assunti al termine dello stage
191) Gse, 500 euro lordi
+ ticket restaurant, 750 euro lordi + ticket restaurant in caso di proroga
192) Diebold Italia, 500 euro netti +
ticket restaurant
193) Daikin,
500 euro netti + ticket restaurant
194) Meliconi,
500 euro + mensa
195) Cementir, 500 euro + ticket restaurant
196) Oracle, 750 euro lordi. 40 stage all’anno su mille dipendenti, 80-90% assunti al termine dello stage
197)
Ernst&Young, 620-700 euro
198) Bip - Business Integration Partner, 700 euro ai residenti, 900 euro ai non residenti

199) Danone, 600 euro lordi + ticket restaurant
200) eXpoTel, 800 euro lordi
201)
Johnson & Johnson, 625 euro
202) Colgate, 620 euro
203) Estée Lauder, da 500 a 900 euro netti + ticket restaurant o mensa (stage solo a laureati). 4 stage all'anno su 320 dipendenti, fino all'anno scorso 25% assunti al termine dello stage, previsione per 2009: nessun assunto dopo lo stage
204)
Luxottica, 700 euro lordi
205)
Metro ufficio del personale, 600 euro netti
206)
Carglass, 600 euro
207)
Merck Generics Italia, 600 euro
208)
Salmoiraghi & Viganò, 600 euro
209) Carrefour, 700 euro lordi
210) Prontoseat Pagine Gialle, 750 euro lordi
211) Gruppo Mondo Convenienza, 600 euro
212) Menzolit, 600 euro
213) Interfashion, 600 euro
214) Saba Italia, 600 euro
215) Ags Energy, 600 euro
216) Allen & Overy studio legale associato, 600 euro
217) JDK, 600 euro
218) Step Impianti, 600 euro
219) Ansaldo, 600 euro (per laureati)
220) Sulake Italia, 600 euro
221) Lush, da 400 a 800 euro netti. 2 stage all'anno, 80% assunti al termine dello stage
222) Yoox, da 500 a 700 euro
223) Panasonic, 600 euro netti
224) Unicredit, 700 euro lordi
225) Randstad Italia, 550 euro
226) Gruppo Lombardia Informatica, 550 euro
227) Bmw Italia, 550 euro netti. 28-30 stage all'anno su 285 dipendenti, 30% assunti al termine dello stage
228) GlaxoSmithKline settore Pharma, 620 euro netti + mensa aziendale (gli stage inferiori a tre mesi e quelli fatti per la tesi di laurea non vengono retribuiti). 28 stage all'anno su oltre 1400 dipendenti, 5-10% assunti al termine dello stage
229) Seigradi pubbliche relazioni, da 450 a 600 euro netti
230) Nissan Italia, da 500 a 650 euro lordi
231) Mtv Italia, 520 euro netti
232)
AXA Assicurazioni, 516 euro
233)
CGT Caterpillar, 516 euro
234) Prada, 500 euro netti al mese

235)
Lutech gruppo Laserline, 500 euro netti
236)
Wip Communication, almeno 500 euro
237)
Kelly Financial Resources, 500 euro netti
238)
Hertz, 500 euro
239)
Mondo Home Entertainment settore Marketing, 500 euro
240)
Libreria Hoepli, 500 euro
241)
Arachno, 500 euro
242)
Jfk, 500 euro
243)
Compagnia Italiana Rischi Aziende - gruppo Cattolica Assicurazioni, 500 euro
244)
Eldis, 500 euro
245)
Reale Mutua assicurazioni, 500 euro
246)
Csi Piemonte, 500 euro
247) HR Soluzioni, 500 euro
248) Baxter Spa, 500 euro al mese
249) Atos Origin consulenza informatica, 500 euro
250) Studio legale Vogrich, 500 eur0
251) Richemond, 500 euro
252) Cdo Piazza del Lavoro, 500 euro
253) Archimede agenzia pubblicitaria (Torino), 500 euro
254) Meroni Luigi srl concessionaria Citroen di Seregno, 500 euro
255) Bureau Veritas group, 500 euro
256) Gruppo GPA brokeraggio assicurativo, 500 euro
257) Linea Group holding, 500 euro
258) Sintel Italia, 500 euro
259) Ina Assitalia, 500 euro
260) Solvay, 500 euro
261) Brandoni, da 500 a 1000 euro [non viene erogato rimborso a stagisti di corsi finanziati tipo FSE e a studenti universitari che svolgono lo stage per la tesi di laurea]
262) Banca Marche, 500 euro netti + mensa aziendale a prezzo ridotto. Stage solo a laureati. 45 stage all'anno su 3mila dipendenti, 90% assunti al termine dello stage.
263) ST Next software, 500 euro
264) Europcar Italia, 400-500 euro al mese (20 euro al giorno)

[Essendo basata su segnalazioni, talvolta anche anonime, questa lista potrebbe contenere qualche errore o imprecisione]

Spin-off di questa Lista dei Buoni è poi la Lista dei Buoni DOC: quelle aziende - ad oggi quasi un centinaio - che hanno deciso di collaborare attivamente con la Repubblica degli Stagisti, confermando l'entità dei rimborsi spese e fornendo anche qualche informazione aggiuntiva come la percentuale di assunti al termine dello stage e il numero di stagisti mediamente accolti ogni anno. La Lista DOC è sempre visibile nell'homepage di questo blog, sulla colonna verde di destra.

sabato 21 febbraio 2009

DAL «LATTE STAGISTA» A CHE GUEVARA, LA PUBBLICITÀ SCENDE IN CAMPO CONTRO LA GERONTOCRAZIA

Ernesto Che Guevara (qui a sinistra) guidò la rivoluzione a Cuba quando aveva più o meno trent'anni. La stessa età che aveva Gesù Cristo (in basso) quando se ne andava in giro per la Palestina a predicare la nuova religione.
Erano giovani, ma nessuno si stupiva che facessero grandi cose... Da questa idea sono partiti l'art director Francesco Musso e il copywriter Matteo Lazzarini per elaborare una
«pubblicità pro-giovani», che hanno significativamente intitolato «In Italia a trent’anni non sei nessuno». Perchè il problema, in effetti, è proprio questo: troppo spesso i giovani vengono tenuti al guinzaglio, senza autonomia, senza potere decisionale, senza possibilità di emergere - perchè c'è sempre qualcuno più anziano che occupa i posti di comando (concetto sviluppato anche dalla giornalista Nunzia Penelope in un libro, «Vecchi e potenti», che ha un sottotitolo che è tutto un programma: «Politica, istituzioni, banche, imprese: perchè l'Italia è in mano ai settantenni»...).
Il concorso Carta Bianca Awards, promosso da Promocard in collaborazione con Art Directors Club Italiano, accanto alla classica giuria di giornalisti e addetti ai lavori ha voluto costruirne una «creative» che rappresentasse «il nuovo che avanza» - e che ha incoronato vincitrice, appunto, la campagna di Musso e Lazzarini.
A comporre questa giuria, oltre alla sottoscritta, una nutrita pattuglia di amici della Rete: tra gli altri Fabrizio Buratto, giornalista di Job24.it del Sole 24 e autore del libro «Curriculum atipico di un trentenne tipico», Antonio Incorvaia e Alessandro Rimassa già famosi per «Generazione 1000 euro» e da pochi giorni in libreria con l'ultima fatica «Jobbing», Federico Mello animatore di generazioneblog e autore de «L'Italia spiegata a mio nonno».
Ma l'idea creativa che a me è piaciuta di più è stata quella che ha vinto il premio della sezione Young. Andrea Piovesana, Francesco Russo e Federica Lana Saraniti di Hdemia Milano si sono inventati il «Latte Stagista» (eccolo qui a sinistra). Con un'avvertenza che suona come un buon auspicio: «da consumarsi preferibilmente a tempo indeterminato»!
E quasi quasi vien voglia di berlo...

mercoledì 18 febbraio 2009

RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO, I GIOVANI VOGLIONO LA FLEXSECURITY

Oltre centocinquanta «under 40» l'hanno già firmata. È una lettera aperta indirizzata a Maurizio Sacconi, ministro per il Lavoro e il welfare, e al suo omologo del governo-ombra Enrico Letta. Dice in sostanza: riformate il mercato del lavoro, altrimenti per noi giovani la situazione continuerà a peggiorare. E indica una strada precisa: la flexsecurity, e più esattamente il disegno di legge elaborato dal senatore Pietro Ichino. Che consiste sostanzialmente in questo: contratti a tempo indeterminato a tutti, da subito, ma con tutele progressive con l'aumento dell'anzianità e possibilità per i datori di lavoro di licenziare con più facilità (ripagando il lavoratore con un indennizzo commisurato agli anni di servizio).
Questo, non è difficile capirlo, darebbe una boccata d'ossigeno a tutti quei giovani che si barcamenano da un cocopro a un contratto a termine, e non riescono a pianificare il futuro. Niente mutui per chi non ha un contratto "vero", niente sicurezza, spesso niente figli fino a 35-40 anni. O l'umiliazione di andare in banca, a trent'anni, con papà e mamma e farsi mettere la firma di garanzia sotto la concessione del prestito.
La forza della proposta di Ichino sta anche nella non-obbligatorietà e non-retroattività: per i lavoratori già assunti resterebbe in vigore il vecchio contratto, e solo su richiesta avrebbero la possibilità di passare al nuovo regime.
Chi potrebbe remare contro questo progetto? Coloro che difendono esclusivamente gli interessi di chi è già assunto e quindi extratutelato, e non si curano della massa di giovani che da questo sistema rimane esclusa.
Chi potrebbe remare a favore? Noi. I giovani. Quelli che da questo stato di fatto sono quotidianamente danneggiati: Ichino stesso lo ha spiegato parlando di mercato del lavoro duale e di "apartheid", Michel Martone con il binomio insiders/outsiders. Dobbiamo agire anche noi in prima persona per spingere al cambiamento. E un modo è proprio sottoscrivere questa lettera aperta, e sostenere il ddl sulla flexsecurity: per chiedere a gran voce una riforma che migliori le prospettive occupazionali e la qualità della vita di tutti gli under 40.

Qui una scheda sintetica del progetto di legge
; per sottoscrivere la lettera aperta a Sacconi e Letta, si può inviare una mail all'indirizzo candyclod@hotmail.com.